Il Generale Roberto Vannacci ha commentato in diretta tv il recente episodio avvenuto fuori dalla sede di FdI dove si sono sentiti cori fascisti.
Intervenuto in diretta tv a ‘Dritto e Rovescio’ con Paolo Del Debbio, il Generale Roberto Vannacci ha commentato in modo molto chiaro il recente episodio dei cori fascisti fuori dalla sede di Fratelli d’Italia. Il politico non ha preso, va detto, una posizione precisa ma si è limitato a parlare di fascismo e di cosa recita la legge.

Vannacci e i cori fascisti nella sede FdI
Ospite di Paolo Del Debbio a ‘Dritto e Rovescio’ su Rete 4, Roberto Vannacci ha parlato di fascismo, di Mussolini e anche del recente episodio dei cori fascisti fuori dalla sede di Fratelli d’Italia. “Contrariamente alla cancel culture, che vorrebbe cancellare la storia occidentale, io sono orgoglioso della nostra storia, sono orgoglioso della nostra civiltà, sono orgoglioso delle nostre tradizioni e delle nostre radici”, ha detto in modo molto neteto il Generale. “La storia ormai è stata scritta, non possiamo cancellarla, non possiamo eliderla”, ha detto ancora facendo riferimento al fascismo.
La sentenza della Cassazione: la precisazione
Precisando la propria posizione in merito ai cori avvenuti qualche giorno fa, Vannacci ha aggiunto: “C’è anche una sentenza della Cassazione del 2024 che chiarisce che il braccio teso o i riferimenti al periodo fascista quando non sono riconducibili alla volontà di ricondurre il partito fascista e quando non sono pericolo per l’ordine pubblico, non costituiscono reato”. E infine: “Questi signori sicuramente non hanno fatto una cosa bellissima, hanno fatto una cosa di cattivo gusto, ma canticchiavano una canzone in un luogo privato. Quindi tutto questo sconvolgimento io non lo vedo“, ha detto a ‘Dritto e Rovescio‘ ribadendo di fatto la propria posizione “morbida” sul tema e sull’accaduto in particolare.
Roberto Vannacci sull'inneggiamento al fascismo.#drittoerovescio pic.twitter.com/2LNgRzJclU
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) November 6, 2025